Nicolò Govoni racconta, di essere stato "un fallimento, a detta di tanti, un "Signor Nessuno", un futuro "inscatolatore di merendine". Poi sono andato in India, e sono rinato. Avevo 20 anni e il volontariato non sapevo neanche cosa fosse. Ma l’ho fatto, e la mia vita è cambiata per sempre. Dovevo fermarmi due mesi. Mi sono fermato quattro anni. Perché? Semplice: dopo due decenni a sentirmi inutile, avevo trovato una ragione di vita. Due, a dire la verità: Joshua, il mio mentore, secondo padre e fondatore dell’orfanotrofio Dayavu Home, e i suoi piccoli inquilini. Per loro ho stravolto la mia vita”.
Poi è nata "Still i rise", l’associazione che dirige e che dà lavoro a circa 100 persone nel mondo. Da quel momento ha imparato a rifiutare compromessi e ingerenze basando la sua vita, e quella dei tanti bambini e giovani che frequentano le sue missioni, sul valore dell’altruismo e della resilienza, per un mondo migliore. Ora sta per aprire una nuova Scuola Internazionale, la settima nel mondo, in India.
Nel 2020 è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace, "per il suo impegno a favore dell’educazione e della protezione dei bambini vulnerabili".
Nicolò Govoni si collegherà per raccontare le sue esperienze che vive in ogni parte del mondo, tenendo a mente sempre il suo motto "Cambiamo il mondo, un bambino alla volta", Parlerà e racconterà anche del suo ultimo libro "Altrove".
L'intervista sarà condotta da Giovanni Filosa.